top of page

EPISODIO 2: 1913


La seconda tappa del mio "progetto senza titolo" è una installazione minimalista che riunisce in sé l'essenza ed il punto di partenza dello spettacolo (l'uso delle biciclette come filo conduttore) e la mia città, Trieste, che fu testimone di quelli che furono definiti i funerali d'Europa (le salme dell'Arciduca e della moglie assassinati a Sarajevo arrivarono via mare a Trieste..).

"1913 secondo Duchamp" è il titolo del primo quadro dello spettacolo: nel 1913 Duchamp creò 'la ruota di bicicletta' primo ready-made nella storia dell'arte, rivoluzionando così il concetto stesso di arte. Una massa enorme di energie creative - pensiamo ad esempio alle avanguardie artistiche - che l'uomo seppe incanalare, purtroppo, nella guerra.


Dal progetto scritto per lo spettacolo:

"Per raccontare la grande Guerra attraverso il nostro spettacolo di danza contemporanea, siamo partiti da ciò che stava accadendo in Europa alla vigilia della stessa.Un’anima d’acciaio (il telaio), curve eleganti (sistema di sterzo), movimenti concatenati dati dagli organi di trasmis- sione e una verità laterale: le ruote. Per danzare la Grande Guerra Arearea ha bisogno di una bicicletta. Ruedis_ruote di confine è uno spettacolo itine- rante articolato in quattro scene collocate in diversi spazi della città." (Compagnia Arearea)


L'installazione minimalista per la vetrina di Bardot di Ottobre, il mese della famosa regata Barcolana, vede dialogare un 'mare in scatola' ed alcune barchette di carta create a partire dalla riproduzione di una mappa di Trieste del 1913 con i gioielli limited edition di Valeria Rossini, creati in eslusiva per Bardot ed ispirati ai monumenti della città di Trieste.

...e per chi avesse perso gli episodi precedenti, le foto degli oggetti popoleranno nei prossimi mesi le installazioni di cornici bianche all'interno del negozio!

THE WAY I SEE

THE LIFE !

RECENT POSTS

ARCHIVE

TAG

SEGUI

IL PROGETTO SENZA TITOLO

bottom of page